Menu
X

Michema ricerca perdite acqua interviene in tutta la Toscana

SE AVETE PERDITE OCCULTE SULLE VOSTRE TUBAZIONI
ABBIAMO LE SOLUZIONI STUDIATE APPOSTA PER VOI

Non esitare a contattarci per una consulenza o un preventivo GRATUITO

Sei un privato o sei un'azienda?
Il tuo contatore gira senza che nessuno utilizza l'acqua?
Il gestore della rete idrica ti ha contattato segnalandoti un consumo anomalo?
Come fare per richiedere l’agevolazioni al gestore Idrico in Bolletta?

  

Ricerca Perdite Acqua Capannoli

ABITI NEL comune di Capannoli?

C'è una BUONA NOTIZIA! In questo comune siamo operativi per PRONTO INTERVENTI e per una consulenza o un preventivo GRATUITO effettuato tramite WEB!
Ricerca perdite acqua a Capannoli
RICHIEDI SUBITO UN PREVENTIVO DI INTERVENTO VIA WEB...PER QUESTO COMUNE E' GRATUITO!

Alcuni cenni sul comune di Capannoli


Michema ricerca perdita acqua nel comune di Capannoli

Capannoli (pronuncia /kaˈpannoli/) è un comune italiano di 6 399 abitanti della provincia di Pisa in Toscana.
Sorge nella valle del fiume Arno nel territorio dell'Alta Valdera. Il territorio del comune è compreso tra i 25 e i 148 metri sul livello del mare, con un'escursione altimetrica complessiva pari a 123 metri. Le colline circostanti al paese sono composte di sabbie e sabbie argillose gialle (del Pliocene) e di un'argilla caratteristica, mista a salgemma e gesso, detta mattaione, che rappresenta i sedimenti del mare del Pliocene che copriva l'area tra 2.5 e 4.5 milioni di anni fa.
Nella nuova classificazione sismica, recentemente rivista dalla Regione Toscana, il comune ricade nella Zona Sismica 3. Il territorio comunale è stato anche l'epicentro di alcuni terremoti, di cui si ricorda ancora oggi quello verificatosi nel gennaio 1911.
Origine del nome
Il toponimo, menzionato nel Medioevo come Capannule (anno 839) è un derivato di capanna nel senso di ‘casupola’ e va confrontato con altri nomi locali toscani come Capannole (Bucine), Capannule (Montespertoli), Capannori. L'uscita in -i invece di -e va considerata morfema di plurale femminile.
Storia
Marca da bollo con lo stemma di Capannoli
L'origine di Capannoli sembra risalire al periodo longobardo, come testimoniano dei documenti dell'archivio arcivescovile di Lucca sotto gli anni 843 e 1051.
Nell'anno 843 Capannoli viene menzionata in un documento in cui Eriprando I degli Aldobrandeschi permutava con il vescovo di Lucca cinque "petie de terra" in cambio di un grande appezzamento di terra.
Nel documento datato 1051 si ritrova invece una promessa fatta dal vescovo lucchese Giovanni ai fratelli Ugo e Teudicio figli del conte Teudici Della Gherardesca "...di non fare alcuna composizione senza loro consenso con il C. Guido, figlio del fu conte Teudici, zio dei sunnominati (Actum infra castello illo qui dicitur Rustica prope Castello veclo de Capannule)".
Come testimoniato da Ludovico Antonio Muratori, intorno all'anno mille diversi ricchi possidenti di origine longobarda dominavano nei dintorni di Capannoli. Uno di questi fu il marchese Alberto figlio del marchese Opizzo di Casalmaggiore che, nel 1061, fece un atto di donazione a favore della Badia di Poggibonsi, alla quale lasciò vari possedimenti e giuspadronati ereditati dal padre nei contadi di Lucca, di Pisa e di Volterra, tra cui risultano anche le proprietà di Capannoli, Forcoli, Peccioli e Cesano.
La fondazione del borgo di Capannoli avvenne in epoca medievale sotto la giurisdizione dei Conti Della Gherardesca, i quali eressero un castello attorno al quale iniziò a formarsi la comunità di Capannoli, che sorge lungo la direttrice medio-collinare che attraverso Volterra congiunge la Valdera con il Valdarno. Il 14 giugno 1099 per volere della Contessa Matilde di Canossa una parte del castello dei conti della Gherardesca posto "infra Comitatum Lucense, prope Camullianum", fu ceduto a Rangerio Vescovo di Lucca con la facoltà di tenerla "imperandi...inquirendi, requirendi, causas exinde agendi, querimoniam facendi, responsum retolendi, finem ponendi". Ciononostante, intorno alla fine del XII secolo la dinastia dei Della Gherardesca ritornò a dominare Capannoli con Ugolino III.
Nel XIII e XIV secolo vi ebbero signoria i Gambacorti e la Repubblica pisana; nel 1406 passò a Firenze. Nel 1420 statuti speciali dettati dai fiorentini trattano della conservazione e del restauro delle mura del castello, ancora oggi infatti il punto più alto del paese porta il nome di Castello.
I nuclei abitativi di Santo Pietro e Solaia furono territori autonomi fino alla riforma comunitativa del 1776, quando vennero inclusi nella comunità di Capannoli.
Il periodo della dominazione lorenese venne interrotta dall'invasione delle truppe francesi guidate da Napoleone Bonaparte, che rimasero stanziate sul territorio di Capannoli fino al 1814, anno in cui il Congresso di Vienna assegnò la città al Granducato di Toscana.
Gonfalone di Capannoli
Nel 1834 a Capannoli così come in tutta la Valdera scoppiò un'epidemia di colera che causò molte vittime nella popolazione fino al maggio 1855.
Nel 1861 Capannoli venne annessa al Regno d'Italia ad opera del Re Vittorio Emanuele II di Savoia. A partire dalla metà del secolo scorso Capannoli, ha avuto delle trasformazioni nell'impianto urbanistico. Tutto questo spiega la naturale saturazione delle aree lungo la principale direttrice di sviluppo (Via Volterrana) e delle aree immediatamente limitrofe (Via di Solaia).
Simboli
Lo stemma e il gonfalone sono stati concessi con decreto del presidente della Repubblica del 6 aprile 1987.
«D'azzurro, alla banda d'oro, caricata della stella di otto raggi d'azzurro. Ornamenti esteriori da Comune.»
Il gonfalone è costituito da un drappo di colore azzurro ornato di ricami d'argento e caricato dello stemma comunale con la iscrizione centrata in argento. L'antica bandiera di questo comune era costituita da un drappo azzurro sul quale risaltava uno scudo dello stesso colore, attraversato da una banda d'oro delimitante una stella azzurra.

Fonte Wikipedia

INFILTRAZIONI D'ACQUA A PISTOIA. PRONTO INTERVENTO A DOMICILIO, CHIAMACI!

L’infiltrazione d’acqua è uno dei problemi più comuni che si possono riscontrare. L’acqua può provenire dal terrazzo condominiale, può filtrare dal vostro balcone, può riguardare la vostra cantina, bagno, cucina o può interessare i locali di un vostro vicino posti al piano sottostante o nell’appartamento confinante con il vostro.

Spesso si tratta di acqua piovana che non viene adeguatamente trattenuta dagli spazi esterni del vostro stabile, oppure la perdita può verificarsi in una vecchia tubatura che si è improvvisamente lesionata. Una macchia sul soffitto, su una parete, su una superficie intonacata o il vicino che suona il campanello per chiederle “scusi, ho visto una macchia nella mia cucina, sopra dovrebbe esserci il suo bagno”, sono tutti segnali allarmanti che indicano che il danno ormai è avvenuto e bisogna correre ai ripari.

Ricerca perdita acqua all’interno degli appartamenti

Il nostro impegno nei confronti del cliente è di individuare la perdita senza interventi invasivi.

Tutti i metodi da noi impiegati potranno inoltre risultare più o meno impegnativi in base a determinati fattori, tra i quali:

  • Presenza di disegni e/o planimetrie degli impianti idraulici
  • Tipologia di posa
  • Superficie da analizzare
  • Disturbi di fondo (nel caso di impiego di metodi geofonici)

Le strumentazioni impiegate per la ricerca perdite di acqua calda/fredda negli appartamenti sono diverse a seconda del caso che ci si presenta:

  • Prova manometrica
  • Mappatura dell’impianto attraverso l’uso di un cerca servizi
  • Ricerca perdita con sistema geofonico
  • Ricerca perdita con Gas Check
  • Termografia

Le strumentazioni possono essere usate singolarmente o abbinate a seconda della tipologia di perdita da ricercare.

Non perdete tempo! affrettateVi a chiamarci, siamo a Vostra disposizione per consigli, preventivi ed eventuali sopralluoghi gratuiti