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Alcuni cenni sul comune di Massa Carrara
La provincia di Massa-Carrara è una provincia italiana della Toscana di 187 845 abitanti.
Il capoluogo è la città di Massa.
È la decima e ultima provincia toscana per numero di abitanti, ed è all'ottavo posto tra le dieci province toscane per la superficie.
È la più settentrionale della regione e dell'Italia Centrale, confinante a ovest con la Liguria (provincia della Spezia), a nord con l'Emilia-Romagna (provincia di Parma e provincia di Reggio Emilia), a sud-est con la provincia di Lucca, mentre si affaccia sul mar Ligure a sud-ovest.
Storia
«La Provincia di Massa e Carrara segue la linea geografica della Toscana occidentale limitata a mezzogiorno dal mediterraneo, e a settentrione dalle giogaje dei monti apuani.
»
(Statistica Generale degli Stati estensi, Modena 1849[2])
Mappa delle provincie di Massa, Lucca, Pisa e Livorno del 1896
Lo stesso argomento in dettaglio: Province Unite del Centro Italia, Ducato di Massa e Principato di Carrara e Principato di Lucca e Piombino.
La provincia di Massa e Carrara venne istituita nel 1859, con decreto di Carlo Farini,[3] in previsione dei plebisciti di annessione al Regno di Sardegna degli ex ducati (Parma, Modena) e delle quattro legazioni ex pontificie (Bologna, Ferrara, Ravenna, Forlì) d'oltre Appennino.
La provincia fu suddivisa amministrativamente in due circondari: Massa (domini estensi storici del ducato di Modena) e Pontremoli (antichi territori del Granducato di Toscana fino a dieci anni prima),[4] sostanzialmente continuando la previgente provincia estense nel Compartimento territoriale di Modena, Reggio e Massa.
Con la creazione di un unico compartimento emiliano, dal 1871 la provincia di Massa fu inserita nel compartimento territoriale della Toscana, dopo che gli fu unito il circondario di Castelnuovo di Garfagnana nel 1861.
[5]
Nel 1923 furono staccati dalla provincia i comuni di Calice al Cornoviglio e Rocchetta di Vara, (facenti parte del circondario di Massa) che entrarono a far parte della nuova provincia della Spezia[6] e tutti i 17 comuni del circondario di Castelnuovo di Garfagnana, che furono assegnati alla provincia di Lucca[7].
Di conseguenza, la superficie della Provincia calò da 1 717,67 km² all'attuale 1 154,68 km².
[8] La provincia di Massa-Carrara restò in attesa di una compensazione e riorganizzazione territoriale (fu ipotizzata la formazione di una cosiddetta provincia del marmo caratterizzata da comuni attività estrattive e manifatturiere che avrebbe dovuto estendersi nella zona di costa fino a comprendere i comuni della Versilia).
La riorganizzazione territoriale della provincia, iniziatasi negli anni venti, alla fine degli anni trenta sembrava doversi inevitabilmente concludere con una diversa ristrutturazione amministrativa, così da risultare più funzionale a tutta l'area apuo versiliese sia per: interessi economici (attività manifatturiere e turistiche), servizi sociali (colonie marine), infrastrutture (strade litoranee).
Tale radicale trasformazione amministrativa si stava configurando nel 1938/39 con la creazione di una grande Zona industriale per l'appena costituito grande comune unico di Apuania (ex ambiti amministrativi dei comuni di Carrara, Massa e Montignoso) e per i limitrofi comuni versiliesi ma tale processo fu bruscamente interrotto dallo scoppio della seconda guerra mondiale.
La Fortezza della Verrucola a Fivizzano.
Nel 1938 i comuni di Carrara, Massa e Montignoso vennero fusi nell'unico comune di Apuania[9] e in quello stesso anno fu istituita la "zona industriale apuana", che incluse nel relativo consorzio (C.
Z.
I.
A.
) anche i comuni della vicina Versilia.
La provincia assunse il nome di provincia di Apuania[10].
Nel 1946 con decreto luogotenenziale (di Umberto II di Savoia) il comune di Apuania fu sciolto e, ai sensi dell'art.
2, la provincia avrebbe dovuto riprendere l'antica denominazione di Massa-Carrara[11], se non che, in realtà, la precedente denominazione era quella di Massa e Carrara.
Massa-Carrara o Massa di Carrara era invece l'appellativo con il quale veniva definita la città di Massa a partire dal Settecento fino all'istituzione nel 1938 del comune di Apuania per distinguerla dalle altre località omonime.
[senza fonte] Il capoluogo provinciale fu posto nel ricostituito comune di Massa, anche se alcuni uffici e strutture di dimensione provinciale rimasero a Carrara (Banca d'Italia, Enel, SIP, Camera di Commercio e altre)[senza fonte].
Castello Malaspina di Fosdinovo
Il 12 aprile 1995 Riccardo Canesi, deputato del Collegio Carrara - Lunigiana, presentò una proposta di legge sulla "Modifica dell'articolo 2 del decreto legislativo luogotenenziale 1º marzo 1946, n.
48, concernente il ripristino della denominazione autentica della provincia di Massa-Carrara in provincia di Massa e Carrara" (Atto Camera 2409), mentre, nel febbraio 2009, il deputato Bertolini in tal senso presentò nuovamente una proposta di legge per la ridenominazione della Provincia da Massa-Carrara a Massa e Carrara[12].
Con il Decreto legislativo 31 dicembre 2009, n.
179 furono inseriti nell'elenco delle "Disposizioni legislative statali anteriori al 1º gennaio 1970, di cui si ritiene indispensabile la permanenza in vigore", sia il regio decreto del 1938 (allegato 2, parte 1, n.
451) che il decreto legislativo luogotenenziale (allegato 2, parte 1, n.
596)[13], per cui l'antinomia generata da quest'ultimo rimane.
Onorificenze
La provincia di Apuania (dal 1946 Massa-Carrara) è tra gli enti decorati insigniti della medaglia d'oro al valor militare per i sacrifici delle sue popolazioni e per la sua attività nella lotta partigiana durante la seconda guerra mondiale:
Medaglia d'oro al valor militare - nastrino per uniforme ordinaria Medaglia d'oro al valor militare
«Ardente focolare di vivido fuoco, all'inizio dell'oppressione nazifascista sprigionò la scintilla che infiammò i suoi figli alla resistenza.
Vinse la fame con il leggendario sacrificio delle sue donne e dei suoi ragazzi sanguinanti sugli impervi sentieri; subì dovunque stragi, devastazioni e rappresaglie atroci; si abbarbicò sulle natie montagne facendo del gruppo delle Apuane la cittadella inespugnata della libertà.
In epici combattimenti irrise per nove mesi al nemico e lo vinse; sacrificò il suo dolore e il sangue dei suoi caduti, offrendoli come olocausto alla difesa della propria terra ed alla redenzione della Patria! Apuania, settembre 1944 – aprile 1945[14]»
— Roma, 14 giugno 1947[15]
Geografia fisica
La provincia di Massa-Carrara si suddivide convenzionalmente in due zone principali, distinguibili ad occhio nudo ivi dal punto di vista geografico in:
- la parte costiera della provincia è costituita dalla Riviera e da una piana leggermente *discendente di tipo alluvionale (la Riviera Apuana, formata dai comuni di Massa, Carrara e Montignoso);
- la parte continentale del territorio è costituita dalla Lunigiana (questa zona confina con la Liguria e l'Emilia-Romagna).
Tranne una breve fascia costiera, che ha come pianure la Riviera Apuana, lunga 14 km con le sue lunghe e chiare spiagge formate da finissimi granelli di ghiaia grigio chiaro di origine fluviale e comprendente i comuni di Carrara, Massa e Montignoso, confinante con la Versilia, la provincia è prevalentemente montuosa e collinare.
Tipicamente in circa 7 km dal mare si erge la catena montuosa per la quale l'elemento caratteristico della provincia sono proprio le Alpi Apuane, montagne che raggiungono un'altezza massima di 1.
946,9 m nel monte Pisanino (comune di Minucciano in provincia di Lucca da cui si estrae dal Bacino Acquabianca solo una piccola parte del celebre Marmo di Carrara materiali come Pungitopo, Bianco P, e Bardiglio Imperiale).
Da diversi anni, a causa dell'elevato impatto paesaggistico ed ambientale in un territorio ricco di biodiversità e geodiversità come quello delle Alpi Apuane, la filiera del marmo è oggetto di un'aspra battaglia ambientalista per la chiusura delle cave.
All'interno della provincia è presente la Lunigiana, una vallata delimitata dall'Appennino a nord e dalle Alpi Apuane a sud, nella quale scorre il fiume Magra che dà origine in parte alle spiagge visibili.
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Fonte Wikipedia