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Alcuni cenni sul comune di Stia
Stia è una frazione del comune sparso di Pratovecchio Stia. Nel 2011 il suo territorio comunale contava 2 990 abitanti. Dal 1º gennaio 2014 il comune di Stia è stato oggetto di una fusione amministrativa con il comune di Pratovecchio, con la conseguente nascita del comune di Pratovecchio Stia.
Storia
Nel Medioevo era denominata Palagio (dal ricco palazzo del conte Baldino del 1230), e fu residenza di un ramo dei conti Guidi. Nel 1402 passò a Firenze col nome di Palagio Fiorentino, usato fino al Settecento.[5] Ha svolto un ruolo importante nell'economia locale la produzione del panno casentino, per la fabbricazione del quale venne costruito e più volte ampliato un importante lanificio.
Dal 1976 si tiene a Stia la Biennale europea dell'arte fabbrile[6], alla quale si è successivamente aggiunto anche il Campionato del mondo di forgiatura.
Simboli
Gonfalone dell'ex comune
Stemma dell'ex comune
Lo stemma comunale si blasonava:
«inquartato: nel primo, di azzurro, alla pianura erbosa e seduto sopra di essa un vecchio di carnagione, con la mano destra appoggiata ad un'anfora dalla quale sgorga il fiume (rappresentazione del fiume Arno); nel secondo, d'azzurro, al leone di rosso, tenente nelle branche anteriori una bandiera d'argento, caricata di un giglio di rosso; nel terzo, d'oro, al castello di rosso, accompagnato in capo da una stella d'argento e da un giglio di rosso; nel quarto, d'azzurro, all'agnello d'argento, tenente una bandiera dello stesso, caricata di una croce di rosso.»
Il gonfalone era un drappo partito di azzurro e di bianco.
Onorificenze
Medaglia d'argento al valor civile - nastrino per uniforme ordinaria Medaglia d'argento al valor civile
«La popolazione della cittadina toscana, animata da fiera ostilità nei confronti del regime fascista, partecipava con eroica determinazione alla Resistenza. Oggetto di violenti bombardamenti e feroci rappresaglie da parte delle truppe tedesche, la frazione di Vallucciole fu teatro di una delle più atroci stragi nazi-fasciste, nella quale furono trucidati centootto civili, tra cui molte donne e bambini. Ammirevole esempio di spirito di sacrificio ed amor patrio. 13 aprile 1944 - Frazione di Vallucciole - Stia (AR)»
— 27 ottobre 2011
Monumenti e luoghi d'interesse
- Fontana in Piazza Tanucci
- Pieve di Santa Maria Assunta
- Oratorio della Madonna del Ponte
- Santuario di Santa Maria delle Grazie
- Chiesa di Santa Cristina, a Papiano
- Chiesa di San Lorenzo, a Porciano
- Chiesa di Sant'Andrea Corsini, a Gaviserri
- Chiesa dei Santi Primo e Feliciano a Vallucciole, con il sacrario delle vittime dell'eccidio di Vallucciole all'interno della chiesa
- Oratorio di Santo Stefano a Tuleto
- Maestà di Montalto
- Palagio Fiorentino
- Castello di Porciano
- Castello di Urbech
- Ponte sul torrente Gravina
- Ponte sul torrente Genia presso località Le Molina
- Cimitero monumentale (Via Roma)
- Fontana (Piazza Tanucci)
- Ospedale dei Santi Jacopo e Filippo (Pescaia)
- Oratorio della Madonna della Pace
- Lanificio di Stia (sede del Museo dell'arte della lana)
- Ponte Canale sullo Staggia nelle vicinanze dell'abitato di Papiano
Cultura
Il campanile della pieve di Santa Maria Assunta
Musei
- Museo d'arte contemporanea (Palagio Fiorentino)
- Museo del bosco e della montagna (Museo dello sci)
- Porciano - Museo del Castello di Porciano
- Museo ornitologico "Carlo Beni"
- Museo dell'arte della lana - lanificio di Stia
Fonte Wikipedia